Questo particolare bomber dal taglio sartoriale riflette la volontà della terza generazione di portare avanti la filosofia del fondatore nel rappresentare la tradizione e l'eccellenza sartoriale con un’interpretazione moderna dei millennials.

Il tessuto di lana è un filato da 14,5 micron, la costruzione del tessuto è un'esclusiva trama di raso. Il filato è a doppia torsione e questo rende il tessuto estremamente leggero ma allo stesso tempo caldo, bloccando il calore al suo interno. Questo bomber è versatile, ultra-morbido ed elegante. È sapientemente realizzato con rollino interno lavorato a mano e dettagli come l’impuntura a doppia corsia che esalta l'artigianalità dei maestri sarti.

Le origini di questo giubbotto risalgono alla Prima Guerra Mondiale quando i piloti americani ed europei volavano su aerei scoperti indossando questo capo. In quel periodo, il bombardamento aereo era una strategia di guerra, specialmente in Europa, che portò allo sviluppo di aerei bombardieri e all'addestramento di piloti da combattimento – noti come "assi dell’aviazione" – per effettuare bombardamenti strategici.

I primi giubbotti bomber erano fatti in cuoio e pelliccia, entrambi materiali altamente isolanti che si adattavano bene alle fredde cabine di pilotaggio all'aperto degli aerei della Prima guerra mondiale. Quello che oggi conosciamo come il “bomber” probabilmente ha preso il nome da questi aerei e dai loro piloti.

La nuova “flight jacket”, introdotta per la prima volta nel 1949 dall'esercito americano, presentava specifiche aggiornate come un collo in maglia di lana per sostituire quello in pelliccia e nylon e poliestere di alta qualità. Ciò ha permesso di avere una giacca più leggera che poteva essere indossata anche nei periodi più caldi.